Che cos’è? La terapia ad orientamento sistemico-relazionale è una modalità di intervento mirata a fornire un aiuto efficace ed un sostegno emotivo a persone che stanno attraversando un periodo difficile della propria vita. Chiunque si trovi in una condizione di disagio (nella relazione di coppia, in famiglia, nel contesto lavorativo, nell’ambiente scolastico, nel rapporto con se stesso) e desideri cambiarla, può considerare la psicoterapia come uno spazio elettivo per chiarire, affrontare e superare i propri problemi.
Come si svolge? La terapia ad orientamento sistemico-relazionale prevede una modalità di lavoro basata sul colloquio faccia a faccia. La prima fase della terapia, che dura generalmente un paio di incontri, si pone come obiettivo la conoscenza reciproca e la focalizzazione del problema presentato. Al termine di questa prima fase verrà fatta una proposta di intervento personalizzata: a seconda delle problematiche presentate dal cliente e delle sue esigenze verrà concordato il tipo di percorso terapeutico più adatto.
Per quali problemi è indicata? La consulenza psicologica e la psicoterapia ad orientamento sistemico-relazionale sono indicate per affrontare disagi legati alla sfera individuale, a quella di coppia ed a quella familiare. In particolar modo ci occupiamo di:
– Disturbi d’ansia e fobie
(attacchi di panico, agorafobia, claustrofobia, fobia scolare)
– Disturbi alimentari psicogeni
(anoressia, bulimia, obesità)
– Depressioni ed altri disturbi del tono dell’umore
– Problematiche di coppia
(conflitti, difficoltà di comunicazione, disturbi sessuali)
– Situazioni di disagio scolastico
(in bambini, adolescenti o giovani adulti)
– Disagi psicologici legati a situazioni stressanti
Quanto puo’ durare una terapia? La durata dell’intervento, di consulenza o di psicoterapia, viene concordata con il cliente. La terapia sistemica si configura come un tipo di terapia “breve“. Tale definizione va intesa in relazione al numero solitamente piuttosto limitato delle sedute. In base alla nostra modalità di lavoro gli incontri sono generalmente a cadenza settimanale, in una prima fase, e quindicinale o addirittura mensile, in una fase successiva di intervento.
Diverse tipologie: quali differenze?
Terapia individuale Gli incontri prevedono una convocazione individuale. Tuttavia l’individuo, pur essendo solo nella stanza di terapia, porta comunque con sé tutte le relazioni significative che animano la propria vita nel presente, nel passato e nell’ipotetico futuro. L’attenzione del terapeuta sarà pertanto comunque rivolta alla dimensione relazionale ed interattiva del cliente, non tralasciando comunque pensieri, emozioni, storie e vissuti legati alla dimensione individuale.
Terapia di coppia Sono invitati a partecipare agli incontri i membri della coppia. Obiettivo di tale tipo di intervento è quello di favorire una messa a fuoco dei meccanismi e delle problematiche relazionali con l’intento di favorire una risoluzione dei conflitti ed un maggior grado di benessere di ciascuno dei membri della coppia. Questa tipologia di intervento è particolarmente indicata per difficoltà di comunicazione all’interno della coppia, per difficoltà nell’area della sessualità, per difficoltà in fase di separazione e per un supporto al ruolo genitoriale
Terapia familiare E’ la forma “storica” e forse più conosciuta di intervento sistemico. Sono invitati a partecipare alla seduta i membri della famiglia. Solitamente viene convocato il nucleo convivente ma nell’arco del processo di cura è possibile estendere l’invito anche ad altri familiari, amici o altre figure importanti per il sistema. Storicamente legata alla terapia dei disturbi alimentari psicogeni (anoressia e bulimia soprattutto), la terapia familiare è un tipo di trattamento oggi consigliato per molti altri tipi di disagio, tra cui disturbi d’ansia e del tono dell’umore nonché per gli interventi su bambini.